Benvenuto caro lettore o cara lettrice. Oggi torniamo a dedicare l’attenzione al fenomeno della parestesia, una condizione che si risolve spesso in un evento isolato, ma che se presente per un periodo prolungato è da prendere seriamente in considerazione.
Parleremo di cos’è la parestesia, a cosa sono dovuti i formicolii, come riconoscere un formicolio preoccupante e come agire se la parestesia è collegata a delle patologie. Ricorda che prima di farsi prendere dall’ansia è sempre bene prenotare una visita medica per avere un consiglio personale.
Cominciamo!
Tra gli articoli di questo blog troverete un altro contenuto dedicato al formicolio, in cui abbiamo spiegato il suo significato, quali sono le cause del formicolio agli arti e perché la parestesia non è una malattia ma un sintomo. Lo trovate qui.
Se il corpo invia dei segnali un motivo c’è e che se questi segnali persistono è importantissimo chiedere un parere medico. Sarà utile tenere a mente alcune informazioni per identificare quando un sintomo come la parestesia è preoccupante oppure no.
Come si presenta la parestesia e come riconoscerla?
La parestesia si presenta come una sensazione di formicolio che segnala la presenza di un’alterazione della sensibilità localizzata in una parte del corpo. Questo formicolio sottocutaneo è semplice da riconoscere: si prova un fastidio simile ad un pizzicorio, proprio come se si venisse a contatto con tanti spilli o aghi.
La parestesia è un evento che si presenta quando un nervo viene compresso, cioè: se il sistema nervoso viene infastidito da una posizione scomoda, o da un corpo che preme su di esso, il nostro sistema lo comunica con il formicolio. La compressione ostacola le informazioni utili al sistema nervoso causando una parestesia (formicolio).
Quando preoccuparsi del formicolio e quali sono le patologie collegate?
La parestesia può presentarsi in tutte le parti del corpo, dalle estremità periferiche alle parti centrali, alla testa e al nervo facciale. Abbiamo visto che quando il formicolio o l’intorpidimento si presenta ad una gamba o ad una mano è facile collegarlo ad una posizione sbagliata, ma quando si presenta in zone del corpo particolari, oppure, persiste per molto tempo, c’è da indagare.
Se la sensazione rimane per ore è possibile che si tratti di un’infiammazione. Alcuni disturbi collegabili a questo stato sono l’artrite, la tendinite, il tunnel carpale e la sciatica. Ci sono poi malattie che si presentano nel loro stadio iniziale con una parestesia, come:
il diabete - che provocando alti livelli di zucchero nel sangue può danneggiare il sistema nervoso;
il disturbo neurologico - se i disturbi della sensibilità, come il torpore e la parestesia, durano per giorni, il medico può avanzare il sospetto e richiedere indagini;
ictus - il malfunzionamento delle arterie può portare a ictus, come delle aritmie a livello del cuore ma anche l’insufficienza venosa. Improvviso intorpidimento o debolezza a livello del viso, del braccio o della gamba di una metà del corpo;
sclerosi multipla - intorpidimento o formicolio ai piedi potrebbe essere un sintomo molto precoce della malattia.
Cosa vuol dire ansia somatizzata?
Una parestesia facciale, agli arti superiori o inferiori, può essere il segnale d’allarme di ansia somatizzata. Vediamo cosa vuol dire questo termine e come mai viene associato ai formicolii:
L’ansia è un disturbo molto diffuso che può presentarsi anche con formicolii del corpo oltre a nausea, brividi e sudorazione. Solitamente i formicolii d’ansia colpiscono il viso, la nuca e gli arti. S’intende “ansia somatizzata” quando questo disturbo psicologico si manifesta anche attraverso sensazioni fisiche.
Come per tutte le condizioni fisiche anomale, anche in questo caso sarà importantissimo rivolgersi al medico specialista più adeguato. Se non avete un contatto diretto chiedete consiglio al vostro medico di base che saprà indirizzarvi correttamente.
