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Linfedema: cause, diagnosi e prevenzione

1 min di lettura

Benvenuto caro lettore o cara lettrice, in questo articolo parleremo del linfedema, una patologia ancora sottovalutata e che viene troppo spesso diagnosticata in ritardo. Nelle prossime righe approfondiremo come mai questo succede nonostante gli studi e le ricerche abbiano portato a strumenti per una diagnosi precoce. 

Insieme analizzeremo quali sono i segnali a cui dobbiamo prestare attenzione, quali sono le principali cause che compromettono il sistema linfatico e quali sono i medici a cui fare riferimento e le terapie più diffuse. Come raccomandiamo sempre in tutti gli approfondimenti: ascoltate il vostro corpo e chiedete un parere medico quando avete dei dubbi.

Quello che possiamo fare noi è fare chiarezza sui seguenti punti:

  • Cos’è il linfedema?
  • Quali sono le cause e i sintomi del linfedema?
  • Come viene diagnosticato e quali medici contattare?
  • In cosa consiste il trattamento del linfedema?
  • Cosa fare per prevenire il linfedema?

Cos’è il linfedema?

Il linfedema è una condizione cronica invalidante derivata da un danno del sistema linfatico. Il linfedema rappresenta un anomalo accumulo di liquido linfatico nell’organismo, un ristagno di liquido nei tessuti del corpo capace di compromettere il sistema linfatico.

Dalla definizione della Società Internazionale di Linfologia, il linfedema è una patologia che si sviluppa rapidamente, in grado di aggravarsi in poco tempo, allargandosi e danneggiando diverse strutture e funzioni del corpo.

Tra le parti coinvolte si possono trovare:

  • tessuti cutanei
  • tessuti sottocutanei
  • muscoli
  • ossa
  • nervi
  • articolazioni
  • organi interni

Per capire esattamente di cosa si tratta facciamo un breve riassunto sul funzionamento del sistema linfatico.

La circolazione linfatica è un fondamentale sistema di difesa dell’organismo, che protegge il corpo da infezioni, dalle sostanze dannose, tossiche. La linfa scorre nei vasi linfatici e circola fino ai linfonodi, ulteriori filtri per assicurare la pulizia dalle sostanze nocive. In presenza di un malfunzionamento la linfa si accumula, dando origine così ad un gonfiore, un linfedema (edema = gonfiore).

Quali sono le cause e i sintomi del linfedema?

Il linfedema si presenta quando i vasi linfatici non sono in grado di drenare la linfa dando origine ad un accumulo di fluido interstiziale. Questo fenomeno può presentarsi sia agli arti superiori che agli arti inferiori e si differenzia in linfedema primario e linfedema secondario. Vediamo le differenze:

Linfedema primario

I linfedemi primari sono ereditari (e rari) e i sintomi si manifestano in persone di diverse età, fin dalla prima infanzia. È facilmente riconoscibile essendo congenito. Questa tipologia primitiva è causata da un’anomalia del sistema linfatico.

Linfedema secondario

Il linfedema secondario è la variante che si presenta a seguito di altre patologie. Si tratta quindi di una disfunzione conseguenza di altri eventi che hanno messo in difficoltà i vasi linfatici, in origine in perfetta salute. Come si può immaginare colpisce entrambi i sessi ed è molto più diffuso rispetto al linfedema primario.

Tra le cause maggiori del linfedema secondario troviamo:

  • Interventi chirurgici (dissezione linfonodale, cancro al seno, tumore utero o alle ovaie). Tipico è il linfedema dell'arto superiore secondario a mastectomia (rimozione chirurgica della mammella per carcinoma)
  • Infezioni di vario genere
  • Radioterapia (soprattutto ascellare o inguinale)
  • Rimozione dei linfonodi
  • Traumi/incidenti
  • Tumori
  • Obesità patologica

Come si manifesta il linfedema secondario

I primi sintomi del linfedema secondario sono sensazione di pesantezza, gonfiore e indolenzimento, spesso scambiati per semplice stanchezza e trascurati. La manifestazione più visibile e caratterizzante è l’edema dei tessuti molli, classificato in 3 stadi:

  • Stadio 1: facendo pressione sull’edema la fossetta (segno della fovea) torna in posizione
  • Stadio 2: non è possibile applicare la digitopressione sull’edema e l’infiammazione è cronica
  • Stadio 3: l’edema è duro e irreversibile

Il dottore Ricolfi riassume in questo video le caratteristiche, i sintomi e le cure per il linfedema:


Come viene diagnosticato e quali medici contattare?

A valutare la presenza e stabilire la cura per affrontare il linfedema è il linfologo. Dopo la visita con il linfologo vengono prescritti esami strumentali diagnostici e tra questi sicuramente l'esame cardine fondamentale è la scintigrafia linfatica. Se avete dei sospetti perché leggendo queste righe avete riscontrato delle affinità con la vostra storia clinica, non esitate e contattate un linfologo o chiedete al vostro medico di base di prendere contatti con uno specialista.

Il linfedema coinvolge solitamente un lato del corpo colpendo un braccio o una gamba. Il gonfiore si può aggravare in presenza di temperature alte, nei mesi estivi, durante il ciclo mestruale oppure dopo aver passato tante ore nella stessa posizione.

È possibile che il linfedema si sviluppi agli arti superiori come agli arti inferiori ma non ad entrambi gli arti. Rispetto al Lipedema, altra patologia caratterizzata da accumulo eccessivo di sostanze e conseguente edema, il linfedema infatti è asimmetrico. La diagnosi precoce è fondamentale per evitare danni irreparabili.

In cosa consiste il trattamento del linfedema?

Quando il linfedema viene diagnosticato è difficile raggiungere la completa guarigione. Ci sono però delle misure e dei trattamenti in grado di ridurre i sintomi e arrestare la progressione della malattia.

In presenza di linfedema primario, se l’edema incide sulla qualità della vita dell’individuo, la cura facilmente includerà la rimozione chirurgica. Il trattamento per il linfedema secondario invece prevede diversi tipi di approccio a seconda della situazione, che può essere farmacologico, laserterapico ma sicuramente comprenderà un approccio fisico.

Di seguito le soluzioni fisiche-meccaniche che vengono utilizzate nella terapia del linfedema:

  • drenaggio linfatico manuale (l’arto viene massaggiato in direzione del cuore)
  • linfodrenaggio meccanico computerizzato
  • pressoterapia sequenziale
  • bendaggi o maniche
  • tutori elastocompressivi
  • esercizi dell'arto

Per aiutare il paziente a vivere le proprie attività quotidiane con una buona mobilità e per ridurre il dolore è necessario seguire in modo scrupoloso e sequenziale l’utilizzo dei tutori elastici. Questo programma viene pianificato dal team di medici che seguono il/la paziente.

Anche i prodotti a marchio Solidea sono inclusi tra i dispositivi utilizzati durante la terapia compressiva. Per aderire al meglio alla terapia prescritta e per scegliere il tutore elastocompressivo più adatto sarà necessario seguire scrupolosamente le indicazioni mediche. Qualora le indicazioni fornite portassero alla scelta di un tutore a trama circolare (quella prodotta dalla nostra azienda) saremo a vostra disposizione per l’identificazione del modello adatto a voi e alla vostra giornata!

Cosa fare per prevenire il linfedema?

La prima cosa da fare per prevenire il linfedema è informare il proprio dottore/dottoressa dei sintomi di cui abbiamo parlato nel secondo paragrafo. Le possibilità di miglioramento sono maggiori se i sintomi vengono affrontati tempestivamente. Se non trattato, il linfedema può diventare irreversibile.

L’igiene e l’attenzione al proprio corpo è fondamentale per prevenire infezioni ed evitare complicanze gravi.

Il movimento deve diventare un’abitudine costante nel corso della giornata. Bastano movimenti delicati per stimolare il flusso dei liquidi di un arto colpito da linfedema oppure in aree in cui si potrebbe sviluppare. Fate attenzione alle cause elencate nel secondo paragrafo.

Evitare la stasi sanguigna tenendo gli arti sollevati, in movimento, ed evitando calore eccessivo.

L’attività fisica è consigliata ma svolta sotto controllo medico o con esperti specializzati. Esercizi mirati e studiati appositamente per il paziente che soffre di linfedema possono addirittura prevenire lo sviluppo della malattia. Anche gli esercizi aerobici aiutano il drenaggio della linfa e aiutano a ridurre il gonfiore.

Fai affidamento ad un esperto/a nella prescrizione della terapia, dei dispositivi giusti per te e per trovare un allenamento adatto al tuo corpo. Il tuo sistema linfatico ti ringrazierà! 

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