Benvenuto o benvenuta, nelle prossime righe parleremo di uno dei disturbi più diffusi collegati al microcircolo: le vene varicose. I loro sintomi sono spesso confusi con situazioni di stanchezza e sottovalutati. Meglio vederci chiaro perché le varici possono creare notevoli disagi e portare a condizioni gravi, ma basta conoscerle per prevenirle e curarle.
Il ristagno di liquidi negli arti inferiori è un fenomeno molto comune in cui sono coinvolte nella maggior parte dei casi donne adulte e persone geneticamente predisposte. La comparsa di gonfiori, inestetismi e dolori, sono segnali da prendere subito sul serio per poter gestire nel migliore dei modi le patologie ad essi collegati.
Prenditi qualche minuto per chiarire le idee.
Vedremo insieme:
- Cosa sono le vene varicose, quando preoccuparsi?
- Quali sono i sintomi e le cause dell’insufficienza venosa
- Varici, capillari e il microcircolo
- Quando le vene varicose sono pericolose
- Come trattare l’insufficienza venosa e le varici
- Come prevenire e curare le vene varicose
Cosa sono le vene varicose
Le vene varicose (o varici) sono dilatazioni delle pareti venose, una condizione causata da diversi fattori. Il primo è di carattere genetico, infatti, la predisposizione e la storia della propria famiglia deve essere sempre tenuta in considerazione. Le abitudini scorrette come una postura sbagliata, un’alimentazione scorretta e l’insufficiente esercizio fisico, favoriscono la ritenzione idrica e influiscono negativamente sul microcircolo.
Le vene superficiali presenti negli arti inferiori si dilatano per la presenza di ristagni liquidi e la loro dilatazione provoca prurito e dolore. La loro presenza sottocutanea fa sì che l’aumento di volume le renda ben visibili ad occhio nudo. Il gonfiore e l’indolenzimento delle gambe sono segnali che devono farci riflettere sulla gestione della nostra routine, dalla dieta al movimento fisico, perché sono i sintomi dell’affaticamento circolatorio, sanguigno e linfatico. Senso di pesantezza, gonfiore, edema di piedi e di caviglie, formicolio, prurito, bruciori e crampi notturni, sono tutti avvisi che del corpo che non vanno ignorati.
Quali sono i sintomi e le cause dell’insufficienza venosa
La comparsa delle varici è quindi da attribuire ad un uno o più fattori da tenere sotto controllo, da rivedere, o con cui convivere nel migliore dei modi. Ne sono soggette soprattutto donne in età fertile a causa della presenza di estrogeni. Anche le numerose gravidanze, l’assunzione di anticoncezionali orali e il sovrappeso, portano a squilibri ormonali e all’affaticamento del sistema circolatorio, favorendo la comparsa delle vene varicose.
Lo stress a cui il corpo viene sottoposto nei casi appena elencati porta alla dilatazione delle vene e ad un conseguente assottigliamento delle loro pareti, fino a provocare il mal funzionamento delle valvole e dei condotti venosi, compromettendo così il ritorno del sangue dagli arti inferiori al cuore (insufficienza venosa).
Varici, capillari e il microcircolo
L’apparato cardiocircolatorio è composto da una complessa rete di vene e vasi capillari:
- Il cuore pompa nelle arterie il sangue ossigenato dai polmoni
- Le vene trasportano il sangue privo di ossigeno dalle zone periferiche al cuore
- I vasi capillari invece, costituiscono il microcircolo che ha la funzione di portare alle cellule sostanze fondamentali come l’ossigeno
L’alterazione del microcircolo degli arti inferiori provoca dolore e gonfiori ma anche cattiva ossigenazione dei tessuti, portando ad un indebolimento e una dilatazione delle vene e dei capillari, ritenzione idrica e cellulite. I capillari, spesso confusi con le varici, sono legati alla cellulite. Si tratta di un fastidioso inestetismo, ma non sono una patologia che precede o accompagna sempre le vene varicose. Per contrastare e ridurre i capillari è necessario fare attenzione alle abitudini alimentari, evitare il fumo e fare sport. Queste indicazioni valgono sempre e non smetteremo mai di ripeterle!
Quando le vene varicose sono pericolose
Le vene varicose diventano pericolose quando la pressione venosa fatica a tornare ad un valore equilibrato. Il rischio è di incorrere in una patologia del sistema sanguigno, che può essere superficiale (insufficienza venosa) oppure profondo.
Tra le patologie del sistema profondo più diffuse troviamo:
- trombosi venosa profonda (TVP): coagulo di sangue (trombo), causato da un anomalo processo di coagulazione, che blocca o rallenta la circolazione del sangue, mettendo a rischio anche gli organi vitali
- ulcere venose: conseguenza di un’insufficienza venosa trascurata
- linfoma: tumori che hanno origine da linfociti e linfonodi e che possono essere trasmessi al sangue e agli organi
Come trattare le vene varicose
Il tuo medico di base è la prima persona a cui fare riferimento. Se gonfiori e dolori saranno intensi ti consiglierà la visita da un angiologo, il medico specialista che si occupa dello studio di malattie e problematiche che possono coinvolgere i vasi sanguigni e linfatici. Ad oggi sono stati valutati diversi stadi di queste patologie e se ritenuto indispensabile verrà proposta un’operazione chirurgica.
L’utilizzo di calze a compressione graduata può aiutare molto. Questi prodotti applicano un effetto pompa che riattiva il microcircolo tutelando l’intero sistema sanguigno e linfatico.
L’elastocompressione, o compressione graduata, è la forza esercitata dal collant o dal tutore elastico mentre comprime l’arto, decrescente verso l’alto, così da favorire la circolazione. La compressione si misura in punti prestabiliti e si esprime in millimetri di mercurio (mmHg).
Come prevenire e curare le vene varicose
I disturbi di cui abbiamo parlato in questo articolo, possono essere prevenuti e tenuti sotto controllo facendo uno stile di vita sano, con una dieta povera di sale e ricca di liquidi, alternando un corretto riposo ad una costante attività fisica. Oltre ad adottare delle buone abitudini è consigliato ricorrere all’utilizzo di prodotti a compressione graduata, disponibili in più gradi di compressione e presenti in diversi modelli adatti a tante occasioni.
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